L’Identità architettonica dell’Hotel Tritone: la lunga partnership con l’ingegnere Francesco Miotto

Ci sono luoghi che evolvono, crescono e si trasformano in esperienze uniche. L’Hotel Tritone è uno di questi. Dietro alla sua eleganza e al comfort che lo rendono un punto di riferimento nel panorama dell’ospitalità di lusso, c’è un lavoro continuo di innovazione e cura del dettaglio.

Un percorso che, dal 2005, vede, a supporto del General Manager Walter Poli, la figura di riferimento dell’ingegnere Francesco Miotto, professionista di spicco del bacino termale. In questa intervista, ci racconta la sua lunga collaborazione con il Tritone, un viaggio fatto di ambizione, trasformazioni e passione per il bello.

Come ha avuto inizio la sua collaborazione con l’Hotel Tritone?

Avevo già esperienza con strutture alberghiere nel territorio e, nel 2005, il Dott. Poli mi contattò con una richiesta chiara: trasformare l’hotel e portarlo al vertice dell’ospitalità ad Abano Terme.

Il Tritone aveva un’identità ancora in fase di definizione e, fin da subito, ho percepito la determinazione della proprietà nel volerlo portare ad essere tra i più belli del territorio. Il primo intervento riguardava una piccola costruzione in legno, ma era solo l’inizio di un progetto di ampio respiro

Quali erano le sfide iniziali?

L’obiettivo era ambizioso: accompagnare la crescita dell’Hotel Tritone verso un lusso sostenibile e distintivo. La responsabilità del mio studio riguardava tutti gli aspetti tecnici: dall’edilizia alla sicurezza, dalla prevenzione incendi fino alle autorizzazioni sanitarie. Gli hotel termali hanno una complessità unica e richiedono una conoscenza approfondita del settore, che si affina solo con l’esperienza diretta.

Qual è stato il primo grande intervento e cosa lo ha reso speciale?

Uno dei primi progetti significativi è stata la ristrutturazione dell’Esagono, elemento architettonico distintivo della facciata dell’hotel. L’Hotel Tritone non ha un aspetto anonimo, come accade in altre strutture alberghiere costruite nel tempo in maniera frammentaria. Al contrario, ha sempre seguito un’estetica chiara e coerente, con un’attenzione quasi maniacale al dettaglio. È questo che lo rende speciale: ogni modifica è stata pensata in funzione di una visione unitaria.

Quali trasformazioni hanno avuto il maggiore impatto?

Ogni intervento è stato significativo, perché frutto di esigenze precise e di una visione lungimirante. Penso, per esempio, al reparto cure: qui è stato scelto il marmo per trasmettere un senso di raffinatezza e benessere. Anche le vasche dei fanghi sono curate nei minimi dettagli, con pavimentazioni in porfido e tettoie visibili. Ogni elemento è stato progettato per integrarsi armoniosamente con l’identità del Tritone.

C’è un progetto di cui va particolarmente orgoglioso?

Senza dubbio l’ampliamento della sala da pranzo, ma anche il lavoro sulle coperture dove è stato usato materiale “rheinzink” che ha dato il via a un’estetica distintiva poi adottata in tutto l’hotel.

Quanto è importante il legame con il territorio in un progetto come questo?

Essere radicati nel territorio fa la differenza, soprattutto nel settore termale. Le specificità di questo mondo vanno comprese a fondo: dalla gestione delle acque alla conoscenza del fango termale, ogni aspetto richiede una competenza specialistica. Affidarsi a professionisti locali garantisce tempestività e continuità, due elementi cruciali per il successo di un hotel di lusso.

Che ruolo gioca la collaborazione tra diverse figure professionali?

Un progetto di questa portata non può essere affrontato da un’unica figura. Serve una squadra affiatata, in cui ogni professionista abbia un ruolo ben definito. Negli anni, il Tritone ha saputo creare un team consolidato di esperti: ingegneri, progettisti, specialisti della sicurezza. È questo spirito di squadra che ha contribuito al percorso di crescita dell’Hotel.

Come è cambiata la sua visione dell’architettura grazie a questa collaborazione?

Lavorare con l’Hotel Tritone mi ha permesso di crescere e affinare il mio approccio. Ho imparato che l’ospitalità di alto livello non si costruisce solo con materiali pregiati, ma con una mentalità votata alla qualità assoluta, come quella del Dott. Poli. La cura del dettaglio è ciò che fa la differenza: quando un hotel mantiene ordine e pulizia persino nei luoghi nascosti agli ospiti, significa che la sua eccellenza è autentica e profonda.

Suo figlio Daniele si è unito più tardi a questa collaborazione. Com’è stato per lei vedere il suo inserimento in un progetto a cui lavora da tanti anni?

È stata una grande soddisfazione. Ho sempre lasciato a Daniele la libertà di costruire il proprio percorso e, dopo esperienze in altre realtà, ha scelto di lavorare con me. Questo ha portato una nuova dimensione allo studio. Si è inserito con naturalezza nei progetti e oggi svolge in maniera autonoma il ruolo che un tempo ricoprivo io. Daniele è molto apprezzato per il suo approccio e per la serietà con cui affronta ogni progetto. Coordina i lavori dello studio con me e ha trovato la sua dimensione ideale, sia nella gestione che nell’operatività. Non potevo chiedere di meglio: sapere che il nostro lavoro prosegue con la stessa dedizione e professionalità è il miglior riconoscimento possibile.

Guardando avanti, quali sfide attendono l’Hotel Tritone?

Il futuro dell’Hotel sarà sempre più orientato alla sostenibilità, un tema che è già stato abbracciato con attenzione. L’acqua termale, ad esempio, è una risorsa straordinaria, e ci sono progetti interessanti in corso per valorizzarne al massimo il potenziale. La sfida sarà continuare a innovare senza mai perdere l’identità e l’eleganza che contraddistinguono questa realtà.

Cosa significa per lei essere parte di questa storia?

Essere al fianco del Tritone in questo percorso è davvero una grande soddisfazione. Quando parlo con potenziali clienti, cito sempre il Tritone come esempio di eccellenza e collaborazione virtuosa. In questi anni si è creato un rapporto di fiducia e stima reciproca tra il mio studio e la Direzione dell’Hotel, e vedere questa crescita costante è motivo di orgoglio.

Se dovesse descrivere il Tritone in tre concetti, quali sarebbero?

Direi: professionalità, visione, attenzione al dettaglio. Il Tritone è una realtà che sa valorizzare i professionisti con cui lavora, riconoscendo l’importanza del capitale umano e delle competenze.

Un messaggio per gli ospiti dell’Hotel Tritone?

Quando scegliete il Tritone, scegliete un luogo dove nulla è lasciato al caso. Dietro ogni dettaglio ci sono passione, rigore e un impegno costante per offrire un’esperienza di ospitalità senza pari. Basta aprire un ripostiglio per capire la filosofia di questo hotel: l’attenzione che viene riservata a ciò che non si vede è la stessa che viene dedicata agli ambienti di rappresentanza. È un segnale chiaro di quanto il Tritone tenga alla qualità in ogni aspetto, dall’organizzazione interna alla cura degli ospiti. Questo è il vero lusso: la certezza di trovarsi in un ambiente dove ogni cosa è pensata per il benessere, la bellezza e il comfort.