Il duplice fascino di Villa Bassi, villa veneta e museo
Immersa tra le dolci colline verdi di Abano Terme sorge Villa Bassi, un gioiello architettonico che incanta i suoi visitatori con la sua eleganza senza tempo e la sua storia avvincente. Per questo motivo, agli ospiti che desiderano esplorare le bellezze della storia e dell’arte veneta, consigliamo una visita all’incantevole dimora: esperienza unica che unisce la bellezza artistica alla ricchezza storica di questa residenza.
La villa
Facilmente raggiungibile dall’Hotel Tritone, lo spettacolo di Villa Bassi è annunciato da altissimi alberi che ne testimoniano la storia secolare. Quattro sono stati i proprietari che si sono susseguiti e ognuno ha contribuito a creare la meraviglia che si ammira fuori e dentro le sue mura.
Giovanni Antonio Secco, grande esperto di medicina clinica e studioso delle proprietà curative delle acque termali, avviò la costruzione del primo nucleo del corpo padronale tra il 1566 e il 1576. La loggia a tre fornici è visibile tuttora: si tratta dello spazio che si ammira appena sopra la scalinata.
Poco dopo la metà dell’XVII secolo, i fratelli Giovanni Antonio e Francesco della famiglia patrizia Dondi dall’Orologio si dedicarono al piano rialzato, coprendo, purtroppo, gli affreschi del Cinquecento, con degli stucchi policromi, oggi eliminati per poter mettere in evidenza gli affreschi. I visitatori possono ammirarli nel salone, riconoscendo le scene del mito di Scilla, narrato da Ovidio nelle Metamorfosi.
Sul finire del secolo, Villa Bassi cambia proprietario nuovamente (famiglia Camposampiero), per poi passare, nel 1843 agli Zasio. L’attuale proprietario, dagli anni sessanta del Novecento, è il comune di Abano Terme. Sono questi gli anni in cui la villa diventa anche museo: entra in scena Roberto Bassi-Rathgeb, nipote di Alberto Rathgeb: facoltoso commerciante di origine svizzera.
Il museo
Roberto Bassi Rathgeb, dopo aver ereditato il patrimonio artistico del nonno, effettuò due diverse donazioni di opere d’arte al comune di Abano Terme, che decise così di creare il museo e di intitolare la villa proprio a Bassi Rathgeb. Nel 1972 la donazione era composta da cinquanta opere tra dipinti, disegni e incisioni datate tra XV e il XX secolo. Più recentemente, nel 1980, si aggiungono altri quattrocento pezzi (tra cui dipinti, disegni, incisioni, arredi e suppellettili) provenienti dal palazzo del donatore.
Nelle mura di Villa Bassi, ogni pennellata e ogni intarsio narrano una storia avvincente che attraversa i secoli. Non resta che varcarne le soglie e lasciarsi incantare dalla maestosità delle opere e degli oggetti della collezione Bassi Rathgeb, immergendosi completamente in una narrazione visiva che ha resistito al passare del tempo.
Per visitare Villa Bassi e prenotare il prossimo soggiorno all’Hotel Tritone, è possibile scrivere qui o chiamare lo (+39) 049 8668099