La meravigliosa storia della pittura raccontata dagli affreschi dell’Oratorio di San Michele del ciclo Padova Urbs Picta

L’espressione “patrimonio dell’Unesco” fa pensare subito a mete esotiche come l’Egitto, con le sue celeberrime piramidi, o la Cina, con la sua imponente Grande Muraglia. Invece, va ricordato che insieme a queste meraviglie vi sono ben 58* siti italiani, tra cui quattro luoghi della città di Padova, inseriti nel Patrimonio nel 2021.

 

I siti della città da esplorare

Padova Urbs picta, con “I cicli affrescati del XIV secolo”, è stata inserita nella World Heritage List dell’UNESCO il 24 luglio 2021 confermando l’Italia, insieme ad altri tre siti, come Paese con il maggior numero di Patrimoni dell’Umanità.

 

 

Con questa occasione, invitiamo voi Ospiti dell’Hotel Tritone e tutti gli appassionati di arte a visitare i luoghi della città patavina che hanno ottenuto l’ambìto riconoscimento:

  • Scrovegni ed Eremitani, in cui si trovano la cappella degli Scrovegni e la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani;
  • Palazzo della Ragione, reggia, battistero e piazze, che includono: il Palazzo della Ragione, il Battistero della Cattedrale e la cappella della Reggia Carrarese;
  • Cittadella antoniana, comprendente la Basilica e il Convento del Santo, e l’oratorio di San Giorgio;
  • San Michele con il suo omonimo oratorio.

Per far apprezzare a tutti i lettori la straordinarietà di questi luoghi, vi condurremo in queste quattro zone della città, illustrando le peculiarità di ogni sito, a partire – in questa puntata – dall’Oratorio di San Michele, forse il meno conosciuto.

 

L’oratorio di San Michele

I luoghi scelti dall’UNESCO illustrano un modo completamente nuovo di rappresentare la narrazione in pittura. Sei artisti indagano nuove prospettive spaziali e rappresentano le figure umane, in tutte le loro caratteristiche, compresi i sentimenti e le emozioni: una vera e propria rivoluzione per l’epoca.

 

 

L’artista che ha affrescato l’oratorio di San Michele è Jacopo da Verona, che giunse a Padova forse al seguito di Altichiero da Zevio, con il quale collaborò anche alla decorazione dell’Oratorio di San Giorgio.

Jacopo da Verona, portò a compimento tutte le innovazioni introdotte da Giotto proprio in questo oratorio. Si nota oggi la tecnica dell’affresco più affinata, una ricerca spaziale e prospettica più forte, gli stati d’animo dell’uomo indagati in una dimensione quotidiana e la “laicizzazione” della storia sacra, con la sostituzione dei committenti e i loro familiari ai personaggi della storia sacra.

Gli affreschi, che raccontano le storie della Vita della Vergine, furono commissionati da Pietro di Bartolomeo de Bovi e si trovano vicino alla Torlonga del Castello Carrarese. Proprio qui, sulle rovine di un edificio sacro, sorge l’oratorio dedicato alla figura di San Michele, la cui lapide rivela con certezza la data di costruzione: 1397.

Visitare questo luogo del ciclo Padova Urbs Picta è un viaggio nel tempo non di poco conto che permette di apprezzare non solo le meraviglie della città patavina, ma anche l’evoluzione straordinaria della pittura dell’epoca, capendo così la società di allora e le vicende umane dei suoi artisti.

 

Per contemplare la meraviglia di questi affreschi è possibile prenotare il prossimo viaggio a Padova e contestualmente il soggiorno all’Hotel Tritone, scrivendo qui o chiamando lo (+39) 049 8668099

 

*dato aggiornato al 2021