famiglia poli nella sala del caminetto all'hotel tritone

La Storia della Famiglia Poli, proprietaria dell’Hotel Tritone di Abano – prima parte

L’acqua, il mare. La Repubblica di Venezia. Tritone.
Quasi 1.000 anni di documentazioni separano il primo cenno ufficiale che parla della Famiglia Poli dagli attuali discendenti. Dai primi anni dopo il 1.000 è un succedersi di notizie e dati storici che costruiscono un albero genealogico solidamente connesso al dott. Walter Poli, attuale proprietario e Direttore dell’Hotel Tritone.

Nei prossimi mesi in questo blog parleremo della Storia della Famiglia Poli* da quel lontano periodo ad oggi, ricostruendo un filo storico che si intreccia invariabilmente con le acque e i loro benefici. Prima nel mare ed ora, nel presente, alle Terme.

*Questa storia è stata raccolta e documentata nel volume “I Paulus – Polo – Poli” dello studioso Segio Piva edito nel 2012 da Nuova Scintilla e disponibile presso la Boutique dell’Hotel.

Ma partiamo con ordine.

LE PRIME NOTIZIE SULLA FAMIGLIA POLI – SECOLO XI

La prima testimonianza che colloca la Famiglia Poli tra i notabili di Chioggia è una pergamena datata A.D. 1.028 nella quale compaiono i nomi di Giovanni e Sambadino Polo. Il documento tratta della una cessione di un canale sul Brenta, ed è firmato da oltre 120 notabili della città lagunare (tra cui una decina di donne). Il manoscritto annovera, appunto, la presenza di due membri della famiglia Poli, di cui il primo, Giovanni, era sacerdote. Il secondo, Sambadino, firmerà un atto nel 1.040 come rappresentante del Consiglio cittadino, a testimoniare il ruolo di primo piano della famiglia nel consesso dei maggiorenti della città.

Nei due secoli successivi si susseguono le notizie sulla famiglia Poli e sul suo impegno nell’ambito dell’estrazione per evaporazione e commercializzazione del sale marino. Importante risorsa per la conservazione alimentare, a Chioggia il sale marino si poteva ricavare dall’acqua di mare con una certa facilità, tanto che le saline di Chioggia furono, fino al ‘400, le uniche dell’Alto Adriatico. Venezia ne fece un monopolio fondamentale per i suoi commerci, ed i Polo erano affittuari di concessioni di nobili cittadini veneziani. Per oltre due secoli i membri della famiglia Polo furono impegnati nella produzione e nel commercio del sale, e collateralmente in agricoltura nella gestione di vigneti, ricomprendo al contempo numerose e importanti cariche amministrative e religiose nel territorio di pertinenza di Chioggia e Pellestrina.

DAL SALE ALLA CANTIERISTICA NAVALE – SECOLI XII-XIV

Tra 1.100 e 1.200 si fa strada a Chioggia un nuovo settore economico destinato ad essere fondamentale per l’economia della cittadina, quello della cantieristica navale. È del 1.211 la Mariegola dei Galafati de Cloza (Regola dei Calafati di Chioggia), uno dei più antichi documenti corporativi in Europa. Il numero e le caratteristiche dei natanti prodotti a Chioggia era molto vario nell’ambito della piccola e media stazza. Pietro Martino Polo, all’inizio del ‘300, acquisisce un appezzamento di terra per fondarvi il proprio primo Squero (cantiere navale) di famiglia. Già nel 1.347 Nicolò Polo è annoverato negli annali come Gastaldo (amministratore) della Scuola dei Calafati, i progettisti e costruttori di navi dell’epoca.

LA GUERRA DI CHIOGGIA E IL TITOLO NOBILIARE – SECOLI XIV E XV

Che la famiglia Poli si sia sempre distinta nell’ambito della città di Chioggia non solo per le capacità imprenditoriali ma anche per l’impegno nella vita politica e amministrativa è evidente dai documenti che attestano le varie cariche ricoperte. Ricordiamo, attorno al 1386, un certo Marco Polo (omonimo del più famoso viaggiatore veneziano) membro del Maggior Consiglio.

L’occasione della Guerra di Chioggia, tuttavia, diede spunto per un ulteriore avanzamento sociale dei Poli. La Guerra, combattuta nel periodo 1378-1381 tra Venezia e la Repubblica marinara di Genova per il dominio sulle rotte orientali, vide prevalere inizialmente i genovesi, che riuscirono a conquistare Chioggia e parte della laguna, distruggendo Clodia Minor (l’attuale Sottomarina). La rimonta veneziana, che presto portò alla riconquista di tutti i territori occupati, avvenne anche grazie al sostegno di molte famiglie che, militarmente o economicamente, aiutarono la Serenissima a sconfiggere i nemici. Il 4 settembre 1.381 la famiglia Poli, per aver partecipato attivamente alla riconquista, venne ammessa nel novero della Nobiltà Veneta.

Con quest’ultimo passaggio, e con l’apertura diretta alle rotte commerciali locali, che aggiungeva alle esperienze della famiglia un ulteriore ambito imprenditoriale rispetto a quello della cantieristica navale, si conclude il periodo Medievale della famiglia Poli, il quale traccia un solco storico di enorme portata che connette i destini della famiglia a quelli delle acque e delle loro infinite possibilità.

Riprenderemo da questo punto, nelle prossime edizioni, la Storia della Famiglia Poli, proprietaria dell’Hotel Tritone.

Per conoscere la Famiglia Poli e la sua attività all’Hotel Tritone, è possibile scrivere qui o chiamare lo (+39) 049 8668099