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La nostra storia in un piatto: arrosto di vitello con le giuggiole

Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si ha mangiato bene.

Il pensiero di Virginia Woolf arriva fin qui, nella cucina dell’Executive chef Luigi Facciotti, dove ogni giorno i pasti diventano una scoperta. Di sapori e di storie.

Per vivere domeniche d’autunno dal gusto tradizionale, è possibile scrivere qui o chiamare lo (+39) 049 8668099.

 

La giuggiola: l’ingrediente segreto dei Colli Euganei

Ogni ricetta destinata a diventare storia ha un segreto tramandato di generazione in generazione, di cui nessuno oramai conosce più le origini. Pochi eletti distinguono il sapore primigenio di tale segreto, e ancora meno trovano le parole giuste per raccontarlo. Come se a custodirlo fosse una magia capace di far sentire il fortunato assaggiatore parte di qualcosa di più grande, di eterno e intensamente presente.

Ogni angolo d’Italia è un alcova in cui riposano segreti culinari fatti di prodotti locali, deliziosi giardini di cui si prendono cura famiglie e piccole comunità per intere generazioni, spesso nel silenzio dei grandi media. Il tesoro custodito tra i roseti dei Colli Euganei arriva da lontano, dalle terre della Siria: un giuggiolo dai rami spinosi.

La singolarità del suo sapore è un’esplosione dolce ed aspra, capace di conquistare ogni palato: consumate fresche o secche, dai distillati ai liquori, dalle marmellate alle gelatine, le giuggiole narrano la storia di un territorio unico. Non un piccolo frutto, ma il racconto dell’antica conquista romana, di terre lontane che hanno trovato un posto d’onore nella nostra quotidianità. Un dono che si prende cura di chi è così furbo da saperlo cogliere: ricche di vitamina C, le giuggiole sono un rimedio naturale contro le influenze invernali.

 

La proposta dello chef: arrosto di vitello al timo limonato con riduzione di giuggiole

Per poter vivere la poesia dei colli Euganei bisogna gustarla nella sua forma più genuina. L’estro del nostro Chef propone un piatto che esalta la parte nobile della spalla di vitello, con una riduzione di giuggiole e rosolio e una profumazione al timo limonato.

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

  • 1 scapino di Vitello sgrassato e legato
  • Timo limonato
  • Olio, Sale, Pepe e Burro qb
  • ½ l Vino bianco
  • 300 gr di Giuggiole denocciolate e molto mature
  • 50 gr di Rosolio
  • Brodo vegetale qb
  • 2 cucchiai di Crema di Riso

PREPARAZIONE

Dopo averlo salato e pepato, lo scapino va rosolato in padella. A seguire, va infornato con il vino e il timo limonato a 160 gradi, coprendolo con carta di alluminio, per un’ora e mezza. Una volta cotto, lo scapino va messo da parte e, nella teglia dove è stato cucinato, vanno aggiunti: le giuggiole, il rosolio, il burro e un po’ di brodo.

Il composto così ottenuto va fatto bollire per dieci minuti, poi frullato finché la consistenza non risulterà vellutata. Infine, lo scapino va tagliato a fettine sottili e irrorato di salsa, per un assaggio che vi riporterà indietro nel tempo.

 

La scelta del Sommelier: Brolo delle Femmine

Il nostro sapiente Sommelier ha studiato l’abbinamento perfetto per questo piatto dello Chef. A celebrare il frutto tipico dei colli Euganei sarà un vino rosso del territorio, il Brolo delle Femmine dell’azienda agricola biologica San Nazario. Dal colore rubino con splendidi riflessi violacei, il Brolo delle Femmine è un classico taglio bordolese del 2017, ottenuto dalle migliori uve rosse dell’azienda e affinato in botti di rovere.

Il leggero profumo dei piccoli frutti rossi maturi è accompagnato da una delicata speziatura che si accompagna perfettamente alla gradazione del prodotto (14°). Sul finale, la freschezza è spezzata ed equilibrata da una nota piacevolmente amarognola. Un assaggio sorprendente che di certo scalderà le serate all’Hotel Tritone.

 

Per gustare le specialità territoriali durante un soggiorno autunnale, è possibile scrivere qui o chiamare lo (+39) 049 8668099.